Véra Evseevna Slonim Nabokov (5 gennaio [O.S. 23 dicembre] 1902 – 7 aprile 1991) è stata la moglie, editor, critica, traduttrice e musa dello scrittore russo-americano Vladimir Nabokov.
Véra nacque a San Pietroburgo, figlia di Evsej Slonim, un avvocato ebreo russo, e Slava Borisovna Feigin. La sua famiglia si trasferì a Mosca durante la prima guerra mondiale.
Nel 1923, mentre viveva a Berlino, incontrò Vladimir Nabokov. I due si sposarono nel 1925. Il loro matrimonio fu straordinariamente longevo e complesso, basato su un'intensa dipendenza reciproca sia emotiva che intellettuale.
Véra svolse un ruolo cruciale nella vita e nella carriera di Nabokov. Dattilografava i suoi manoscritti, curava il suo lavoro e fungeva da sua prima lettrice e critica. È ampiamente riconosciuto che abbia avuto un impatto significativo sulla qualità e il successo delle sue opere.
Il contributo di Véra alla carriera letteraria di Nabokov è inestimabile. Molti studiosi ritengono che senza il suo sostegno e il suo acume critico, Nabokov non sarebbe stato in grado di raggiungere lo stesso livello di successo. Agiva da:
È stato detto che Nabokov dipendeva enormemente da Véra, sia emotivamente che professionalmente, e spesso si riferiva a lei come alla sua "perfetta ascoltatrice".
Véra Nabokov è una figura affascinante la cui influenza sulla letteratura del XX secolo è spesso sottovalutata. Il suo ruolo di musa, editor e protettrice di Vladimir Nabokov ha contribuito in modo significativo alla sua duratura eredità letteraria. La sua dedizione e intelligenza sono state fondamentali per il successo di uno degli scrittori più importanti del secolo.
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